E' tornato a giocare. Perché lui è un po' come il Moro che pur di andare in campo s'è fatto tesserare dalla Pontolliese Libertas, o come Damiano Tommasi, il ragazzo con la valigia che tornerebbe a tirare quattro calci al pallone pure sul campetto di Negrar, in Valpolicella. Nessuno se lo ricorda, perché di lui è rimasto il segno dei soldi e il mobbing di Lotito, ma quei due gol (uno, stratosferico, alla Spagna ai quarti) sono stati una delle cose più belle del culo di Sacchi. Chi vuole andarlo a vedere, può farsi un giro a Tombolo, vicino Padova. Dino Baggio gioca lì.
1 commento:
per qualche mese dino è stato il centrocampista. quello alto, forte, moderno, con le spalle larghe e la botta da fuori. è stato quando il parma lo ha soffiato alla juventus, durante il mondiale americano del 1994, poco prima che il prezzo del suo cartellino raddoppiasse. perché a qul mondiale dino è stato un mostro. gli agnelli non hanno preso bene la cessione, avranno pensato di essere stati sfortunati: qualche settimana e avrebbero portato a casa tanti miliardi in più.
dino a parma è durato poco, il calcio è una passerella e quando cambia lo stilista cambiano pure le modelle in scena. ha lasciato l'emilia poco prima che iniziasse il declino dei tanzi e i tifosi avranno detto: guarda un po' quel dino baggio, lui se ne va e la società precipita, non ce l'avrà mica tirata?
no, dino no. l'unica cosa che dino tira è il pallone.
è andato alla lazio. ha fatto qualche campionato ma anche lì è durata poco perché poi le plusvalenze e lo scandolo cragnotti, le manette, la cirio e i contratti scaduti. e se qualcuno prima lo pensava appena appena, sottovoce, senza dirlo perché certe cose non si dicono mai, beh, adesso magari qualcuno ha un po' di certezze in più.
Posta un commento